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Recupero Bosco

Recupero di un’area pregiata in località Monti di Cima
del Patriziato di Sala Capriasca

Ente esecutore: Patriziato di Sala Capriasca
Accompagnamento al progetto: 5° Circondario forestale e Ufficio Natura e Paesaggio
Progettista e direzione lavori locale: EcoControl SA

Superficie in giallo: area di recupero

Monti di Cima rientra in una zona prioritaria di recupero di habitat per specie in declino quali la lepre comune (Lepus europaeus) e il fagiano di monte (Tetraoo tetrix). L’agricoltura estensiva tradizionale ha progressivamente abbandonato la gestione di prati e pascoli, lasciando spazio all’abbandono e al bosco causando una degradazione degli habitat occupati anche da queste due specie.

Con il progetto si è voluto valorizzare un’area imboscata con tendenza evolutiva verso un bosco chiuso e povero in specie, in un prato alberato, interessante per l’agricoltura, con una ricca diversità floristica e attrattiva per molte specie faunistiche.
La valorizzazione degli habitat per le specie prioritarie è uno dei tasselli fondamentali per mantenere e migliorare la biodiversità presente. Grazie alla garanzia di gestione dell’area recuperata da parte dell’agricoltore che carica l’alpe Moschera, è possibile mantenere quanto fatto.

Area d’intervento a fine lavori
Interventi realizzati
Attività                                                                                        UM                  Qta
Taglio ed esbosco alberi, truciolatura ramaglia                  m3                 440
Creazione nicchie ecologiche                                                  pz.                  20
Pulizia accurata del terreno                                                    m2            38’320
Posa cartelli informativi e panchine                                       pz.              2 + 3
Fornitura e posa pali di delimitazione in castagno locale   pz.                121
Realizzazione briglie in castagno                                            pz.                    6
Sistemazione muro a secco                                                       m                140
Sistemazione pista d’accesso                                                   gl                     1

Il costo per la realizzazione degli interventi è stato di Fr. 113’000.-
L’opera è stata realizzata grazie ad un importante contributo cantonale e federale per la sua valenza naturalistica e paesaggistica (Ufficio Natura e Paesaggio) e grazie al sostegno dell’Ente sviluppo di regionale del Luganese, del Fondo patriziale, del Comune Capriasca, della Sezione forestale e della Fondazione Göner a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.

Recupero di un bosco pascolato in favore del cucciacapre in località Alpe Moschera

Con questo progetto il Patriziato di Sala Capriasca ha recuperato un bosco pascolato a nord dell’Alpe Moschera in due tappe, lungo il versante ovest del Monte Capriasca, privilegiando le aree meno acclivi e quindi di più facile gestione futura.
I lavori sono stati avviati a fine dicembre 2019 e si sono conclusi a febbraio 2022.
L’obbiettivo principale del progetto è stato quello di ottenere un bosco pascolato rado con radure in favore in particolare della specie Succiacapre. L’intervento di recupero ha favorito però anche altre specie sia faunistiche che floristiche che necessitano di boschi luminosi e aree aperte.

Foto con drone dell’area d’intervento (© EcoControl SA, 25.01.22)

La superficie d’intervento è stata di ca. 23’000 mq.

Dopo aver realizzato il taglio di ca. l’80% delle piante presenti (quasi esclusivamente betulle) e l’esbosco del legname, si è proceduto alla pulizia del sottobosco invaso da ginestre e alla truciolatura della ramaglia, lasciandola in parte in cataste quali nicchie ecologiche per la microfauna (cataste di ca. 2.0 x 2.0 x 1.5 (altezza) m intrecciando la ramaglia di differenti diametri).

Il succiacapre (Caprimulgus europaeus)

Il Succiacapre (nome scientifico: Caprimulgus europaeus) è uno degli uccelli più singolari che nidificano in Ticino. È una specie dalle abitudini crepuscolari e notturne. Le dimensioni sono circa quelle di un Merlo, il piumaggio è marrone-grigio mimetico, la silhouette assomiglia a quella del Cuculo. Nel maschio, sulle ali e sulla coda, sono presenti alcune macchie bianche che vengono esibite durante il corteggiamento. Il volo spettacolare e sfarfallante è ricco di virate, cambi improvvisi di direzione che sono efficaci per la cattura delle prede. Il Succiacapre si ciba di insetti soprattutto falene, maggiolini, zanzare, moscerini ed altri che cattura in volo.Migratore, arriva in Ticino ad aprile per ripartire per l’Africa in agosto-settembre.

Inserito nella Lista Rossa degli uccelli nidificanti, è una specie prioritaria per la conservazione in Svizzera. Causa del suo declino è stata soprattutto la riduzione del suo ambiente di nidificazione per la chiusura degli spazi aperti per l’avanzata del bosco. Il Succiacapre vive infatti nelle zone aperte di collina e montagna. Si insedia volentieri nelle aree interessate da incendi, lungo i versanti rocciosi, caldi ed esposti. La popolazione ticinese è di meno di 20 coppie nidificanti; per questo la specie è oggetto di una ricerca da parte di ASPU/Birdlife Svizzera.

Grazie a chi – vedendo un Succiacapre o sentendolo cantare – segnalerà a succiacapre@ficedula.ch la sua presenza. Così facendo contribuirà a ad aiutare la sua specie.

Alcuni esemplari pregiati, quali sorbo e ginepro, sono stati lasciati e avranno spazio, luce e calore per potersi sviluppare.
L’investimento totale è stato di CHF 85’000.-, che è stato possibile realizzare grazie al sostegno dell’Ufficio Natura e Paesaggio, della Sezione forestale, del Comune Capriasca e di Ficedula/Birdlife a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.